POLITICA E ISTITUZIONI TRA TRASFORMAZIONI E RIFORME
Università Bocconi, 13-14 ottobre 2023
CALL FOR PANELS AND PAPERS
Sono diversi anni oramai che le scienze sociali analizzano la crisi o addirittura la “morte” delle democrazie, così come il “fallimento” degli Stati. Le cause di questi processi, talora anche misurati mediante indicatori globali più o meno riconosciuti o contestati (come il Fragile State Index o il Democracy Index), sono numerose e hanno natura sia strutturale, sia congiunturale.
Tra gli avvenimenti che hanno imposto alle democrazie liberali di cimentarsi con problemi e processi trasformativi degli assetti istituzionali consolidati, la pandemia del 2020, per esempio, ha non solo obbligato a ripensare il tema dei limiti ai diritti fondamentali, ma ha avuto anche un impatto evidente su altri ambiti del diritto pubblico, quali il sistema delle fonti, la forma di governo e le autonomie territoriali, l’amministrazione d’emergenza, solo per citarne alcuni. Se poi si considerano le oltre cinquanta guerre purtroppo ancora in corso nel mondo, il conflitto in Ucraina scoppiato nel febbraio 2022 sembra aver segnato il tramonto dello scenario geopolitico determinatosi alla fine degli anni Novante del XX secolo, con una conseguente riconferma della attualità della dimensione territoriale del confine, della crisi del sistema economico europeo e della cronica inadeguatezza dei meccanismi di governo delle Nazioni Unite nel gestire situazioni che vedono direttamente coinvolti Paesi membri permanenti del Consiglio di sicurezza.
Oltre a vicende che si sono imposte in modo improvviso, vi sono stati e permangono, come anticipato, altri fattori di trasformazioni di più lungo periodo, generati o accelerati dal progresso scientifico e tecnologico, nonché dai cambiamenti climatici e dalla continua evoluzione sociale, che interessano il diritto pubblico e costringono studiosi e operatori a riformulare le sue categorie, i suoi istituti e le sue regole.
Infine, il processo di globalizzazione che ha marcato gli ultimi decenni sembra attraversare una fase di “stallo”, se non di recessione, mentre molte esperienze democratiche che sembravano consolidate vivono, come detto, momenti di crisi e di involuzione. Tuttavia, nuove guerre, pandemia e rivoluzione tecnologica hanno sì acuito queste crisi, ma hanno al contempo anche rafforzato il ruolo degli Stati e la loro posizione come la comunità politica per eccellenza. La stessa sfida del digitale presenta tratti ancipiti a seconda del Paese in cui si manifesta, con effetti sulle istituzioni e sulla sovranità statale che mutano anche in base alla forma di governo, al tipo e alle condizioni della macchina amministrativa e al modello di tutela dei diritti fondamentali.
In tale contesto, come si sta trasformando lo Stato e come si è modificato nel tempo il sistema politico- istituzionale in Italia e negli altri Paesi? Quali forme assume la separazione dei poteri nelle democrazie contemporanee e come viene condizionata dai fattori di mutamento sopra evidenziati e dai cambiamenti che attraversano la società e la formazione dell’opinione pubblica? Qual è il ruolo svolto dall’Unione europea e da altri organismi sovranazionali e internazionali? E quali sono le prospettive di riforma?
In vista della quarta conferenza della sezione italiana (ICON·S ITALIA) dell’International Society of Public Law (ICON·S) che avrà luogo a Milano, presso l’Università Bocconi, il 13 e 14 ottobre 2023, invitiamo gli studiosi di tutte le aree delle scienze giuridiche, così come di altre scienze sociali, a inviare proposte di papers e panels che trattino, nella prospettiva multidisciplinare che ci contraddistingue, il tema delle trasformazioni di fatto del diritto pubblico, anche alla luce delle prospettive di riforma: in particolare con riferimento al ruolo dell’Unione europea e della comunità internazionale, alle modifiche della forma di governo, alla separazione dei poteri, ai rapporti tra politica e amministrazione, alla tutela dei diritti fondamentali.
Si indicano di seguito, a titolo esemplificativo e non esaustivo, alcuni possibili percorsi tematici, individuati muovendo dalle categorie tradizionali del diritto pubblico che appaiono maggiormente soggette a torsione trasformativa.
• Il territorio: la trasformazione delle forme del potere e l’affievolirsi del legame fra potere e territorio; l’emergere di una Digital Agorà slegata dalla dimensione territoriale; l’estensione della pretesa punitiva al di là dei confini dello Stato; la ritrovata centralità dell’elemento fisico-spaziale del territorio nei conflitti, come nel caso del conflitto russo-ucraino, ma anche in relazione a fenomeni quali il populismo e il sovranismo; la giurisdizione delle corti nazionali e internazionali con riferimento ai crimini di guerra e la questione dell’extraterritorialità; le nuove sfide del costituzionalismo digitale; il controllo amministrativo delle frontiere; la propaganda svolta da media controllati da uno Stato in altri territori e il rinnovato concetto di guerra ibrida.
• Il popolo ed i corpi intermedi: le trasformazioni demografiche e il loro impatto sui sistemi sociali; l’evoluzione del legame fra diritti e cittadinanza; i diritti dello straniero e dei migranti; la perdita di radicamento sociale dei partiti; la riduzione della partecipazione alle urne; lo sgretolamento delle formazioni sociali tradizionali, l’apparizione di formazioni inedite (terzo settore) e la creazione “virtuale” di comunità intermedie nei nuovi contesti tecnologici.
• Le istituzioni: le trasformazioni che interessano le istituzioni nazionali, sovranazionali e internazionali, con particolare attenzione al rapporto tra disciplina positiva ed effettività; il governocome centro dell’esercizio della funzione legislativa; il declino di alcune fonti del diritto (ad es. iregolamenti del governo); l’affermarsi nell’esperienza italiana di un monocameralismo di fatto; il Parlamento quale legislatore meramente interstiziale; la crisi del sistema giudiziario; la crisi della rule of law e l’attacco alla indipendenza delle Corti; i rapporti tra corti costituzionali e legislatore; il ruolo del Presidente della Repubblica; la riserva di amministrazione; i modelli di privatizzazione e l’esercizio di pubblici poteri da parte di soggetti privati globali, nazionali o locali; la necessità di ripensare l’architettura costituzionale e istituzionale del rapporto tra livelli di governo, anche in presenza di un fattore esogeno quale l’attuazione del PNRR.
Invio delle proposte: per partecipare alla Call è necessario inviare entro il 15 luglio 2023 un abstract, in lingua italiana o inglese, di un singolo intervento (massimo 500 parole) o di un intero panel (massimo 1000 parole) coompilando il form che trovate online all’indirizzo https://www.icons-italia.it/modulo-di- invio-proposte-submission-form/. I panels devono comprendere un numero di partecipanti non inferiore a 3 e non superiore a 6, incluso il presidente o moderatore del panel. I singoli interventi e i panels possono svolgersi in lingua italiana o inglese. Non è richiesto presentare il testo definitivo degli interventi.
Selezione: L’esito della selezione sarà comunicato ai partecipanti entro il 1° settembre 2023.
Per chi lo desiderasse, le versioni definitive dei contributi potranno essere pubblicate, previo superamento del relativo processo di valutazione, nel Forum dei Quaderni costituzionali, nella collana degli IRPA Working Papers, nei Bocconi Legal Papers e nell’Italian Journal of Public Law. I migliori contributi saranno considerati in vista di una possibile pubblicazione su Diritto pubblico, Quaderni costituzionali, Rivista trimestrale di diritto pubblico e Istituzioni del Federalismo, anche in questo caso previo superamento del relativo processo di valutazione.
Per informazioni: 2023@icon-s.it
Comitato della conferenza:
- Miriam Allena
- Marta Cartabia
- Lorenzo Casini
- Sabino Cassese
- Cesare Cavallini
- Giacinto della Cananea
- Justin O. Frosini
- Oreste Pollicino
- Graziella Romeo
- Diletta Tega
- Arianna Vedaschi
- Francesco Viganò